L'INSIDIA DELLA RIVALSA
Le polizze di rc auto non sono più tutte uguali: al di là del contenuto minimo stabilito dalle legge (il rimborso dei danni procurati ai terzi danneggiati), infatti, alcune clausole possono essere diverse a seconda dei contratti. Gli esempi più importanti riguardano le ipotesi in cui la compagnia si riserva il diritto di rivalsa: rimborsa cioè il terzo danneggiato, ma chiede al proprio assicurato di restituire in tutto o in parte il risarcimento versato. Queste clausole, naturalmente, sono indicate nei contratti: è un punto, quindi, che devi verificare con particolare attenzione, anche perché potresti rischiare di pagare cifre astronomiche. I casi più importanti di rivalsa sono:
1) la guida in stato d’ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacent;
2) alcune polizze (tipicamente quelle delle compagnie che operano per telefono o su Internet) limitano la copertura al guidatore identificato dal contratto; le formule di questo tipo ti permettono di risparmiare parecchio, ma devi fare molta attenzione: in caso d’incidente provocato da un’altra persona, infatti, la compagnia applica la rivalsa;
3) la guida con patente revocata, sospesa o scaduta: alcune imprese non applicano la rivalsa se la patente viene rinnovata entro una determinata scadenza (di solito tre mesi dal sinistro), altre la prevedono in tutti i casi;
4) trasporto “non conforme alle normative vigenti”: in casi come il mancato utilizzo delle cinture anche posteriori o appositi supporti per i bambini, o il trasporto di un numero di persone superiore a quello consentito dalla carta di circolazione la compagnia può chiederti una rivalsa, ossia di restituirle il risarcimento liquidato al terzo danneggiato.
Molte polizze prevedono la possibilità di sottoscrivere una garanzia aggiuntiva che esclude la rivalsa (in pratica la copertura è pienamente operante): costano poche decine di euro di premio, e ti permettono di evitare il rischio di dover sborsare cifre molto pesanti.