PENSARCI DA GIOVANI
Lo stato di non autosufficienza viene riconosciuto se la persona non è più in grado di compiere un minimo di attività considerate elementari, per esempio almeno tre su sei. Il numero e le condizioni possono essere diverse nei vari prodotti: prima della sottoscrizione, quindi, è opportuno verificare molto attentamente cosa prevede il contratto. Solitamente si pensa a questa copertura solo dopo una certa età, mentre è decisamente meglio provvedere fin da giovani in modo da distribuirne la spesa su un periodo più lungo. Man mano che ci avvicina alla vecchiaia, infatti, il costo aumenta notevolmente; dopo una certa età, inoltre, sono molto maggiori i controlli preventivi o i periodi di carenza previsti dalla compagnia. In Italia la Long term care è ancora poco diffusa, ma l’invecchiamento della popolazione fa si che stia crescendo l’interesse per questa garanzia in forma collettiva (per esempio comincia a essere prevista da alcuni contratti di lavoro) oppure individuale. Le coperture Long term care sono offerte da molte compagnie, separatamente oppure collegate a polizze sanitarie o a prodotti previdenziali, come i fondi pensione. I premi sono detraibili dall’Irpef al 19% fino a un massimo di 1.291 euro l’anno: in pratica lo sconto massimo che potrai ottenere dall’imposta è pari a 245 euro. Attenzione, però: in questo limite di 1.291 euro rientrano anche i premi versati per le polizze contro gli infortuni e quelle vita caso morte. La garanzia è operante sino a quando rimane lo stato di non autosufficienza (che nella stragrande maggioranza dei casi è irreversibile); la polizza non può essere soggetta a disdetta da parte della compagnia.