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SCATTA L'OBBLIGO

Un'altra assicurazione obbligatoria è arrivata: dopo lo slittamento di un anno, il 13 agosto è scattata la polizza sulla responsabilità civile dei liberi professionisti, che copre i danni procurati a terzi durante l'attività. L’obbligo, che per il momento riguarda oltre 700mila operatori iscritti a una ventina di ordini, trova alcune eccezioni: per il momento restano fuori circa un milione di professionisti della sanità (per loro è stato previsto un rinvio all’agosto del 2014) e gli avvocati, per i quali sono attese indicazioni da parte del ministero della Giustizia. Già da alcuni anni, inoltre, la polizza di rc professionale è obbligatoria per i notai. In ogni caso bisogna fare i conti con questa copertura, che è piuttosto complessa. A differenza di quella che riguarda la circolazione dei veicoli a motore, questa per la responsabilità civile dei liberi professionisti non ha un «testo base di riferimento» o un massimale minimo obbligatorio. Le compagnie possono recitare a soggetto, ed è difficile orientarsi tra le diverse clausole contrattuali. I professionisti che nel complesso sono o saranno soggetti all'obbligo sono oltre 1,8 milioni d’iscritti a ventotto ordini professionali, che per convenzione vengono suddivisi in tre aree:

 

1) economico-giuridica: otto ordini, 250.000 iscritti, il 13,3% del totale;


2) tecnica: dieci ordini, 580.000 iscritti pari al 30,9%;


3) socio-sanitaria: nove ordini, 960.000 iscritti pesa per il 51%.

 

L’obbligo non riguarda le cosiddette professioni non regolamentate, cioè senza obbligo d’iscrizione a un ordine professionale: anch’esse, però, sono caratterizzate da analoghe esigenze assicurative. Si tratta di circa 3,5 milioni di professionisti impiegati in più di duecento attività: da quelle tradizionali, come amministratori di condominio, tributaristi, traduttori e interpreti, a quelle più innovative come pubblicitari, consulenti informatici e aziendali. Anche per i professionisti soggetti all’obbligo l’offerta assicurativa non ha sempre le stesse caratteristiche, e non tutte le professioni trovano soluzioni.