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PENSIONI PIÙ PESANTI NEL 2023 E 2024

Finalmente una buona notizia sul fronte delle pensioni. Chi si ritirerà dal lavoro l’anno prossimo avrà diritto a un assegno Inps più alto rispetto a chi lo farà entro fine anno. Un esempio è stato pubblicato da ItaliaOggi, secondo cui un lavoratore con 67 anni e 400 mila euro di contributi ha diritto a una pensione di 22.300 euro lordi annui se è andato in pensione nel 2022. Se lo farà nel 2023 o 2024, invece, incasserà 22.892 euro, circa 50 euro in più al mese.

La novità arriva dal decreto 1 dicembre 2022, pubblicato sul sito del ministero del Lavoro, che fissa i “coefficienti di trasformazione del montante contributivo” applicabili ai pensionamenti del prossimo biennio. Si tratta del sesto appuntamento da quando la revisione è stata introdotta (era il 2009). Questa è la prima positiva, le prime cinque erano state tutte negative.

 

Calcolo contributivo. I coefficienti costituiscono il perno su cui opera il sistema contributivo. In breve, il lavoratore accantona ogni anno, costituendo un montante. Questo si trasforma in pensione proprio da questi coefficienti, differenti per età (di pensionamento) e fissati periodicamente (ogni due anni) per legge. L’ultima revisione risale al 2021 con i coefficienti utili per il biennio 2021/2022.

Durante il precedente triennio 2013-2015 (il biennio è entrato in vigore nel 2021), le pensioni sono state alleggerite in media di un 3% rispetto al 2010/2012. Il terzo taglio, per gli anni 2016/2018, è stato circa del 2%. La quarta revisione, per gli anni 2019/2020, sempre negativa, ha tagliato di circa l’1%. Sempre al ribasso la quinta revisione, per gli anni 2021/2022. Per il prossimo biennio c’è l’inversione: tutti i coefficienti crescono.

 

Quanto è calata la pensione. Seguendo l’esempio riportato da ItaliaOggi, il calcolo della pensione annua su un montante contributivo di 400 mila euro, per chi si mette a riposo a 65 anni, rende l’idea di come l'importo stia fluttuando nel tempo:

  • per i pensionamenti fino al 2009, la pensione annua è stata di 24.544 euro;
  • nel 2010/2012 è stata di 22.480 euro: 2.064 in meno rispetto al 2009;
  • nel 2013/2015 è stata di 21.740 euro: 436 in meno rispetto al 2012; 
  • nel 2016/2018 è stata di 21.304 euro: 436 in meno rispetto al 2015; 
  • nel 2019/2020 è stata di 20.980 euro: 324 in meno rispetto al 2018; 
  • nel 2021/2022 di 20.880 euro: 100 in meno sul 2020 e 3.664 in meno sul 2009
  • nel 2023/2024 sarà di 21.408 euro: 528 in più sul 2022 e 3.136 in meno rispetto al 2009.

 

 

I coefficienti di trasformazione

 

Età

1996-2009

2010 - 2012

2013- 2015

2016- 2018

2019- 2020

2021- 2022

2023- 2024

57

4,720%

4,419%

4,304%

4,246%

4,200%

4,186%

4,270%

58

4,860%

4,538%

4,416%

4,354 %

4,304%

4,289%

4,378%

59

5,006%

4,664%

4,535%

4,468%)

4,414%

4,399%

4,493%

60

5,163%

4,798%

4,661%

4,589%

4,532%

4,515%

4,615%

61

5,334%

4,940%

4,796 %

4,719%

4,657%

4,639%

4,744%

62

5,514%

5,093%

4,940%

4,856%

4,790%

4,770%

4,882%

63

5,706%

5,257%

5,094%

5,002%

4,932 %

4,910%

5,028%

64

5,911%

5,432%

5,259%)

5,159%

5,083%

5,060%

5,184%

65

6,136%

5,620%

5,435%

5,326%

5,245%

5,220%

5,352%

66

6,136%

-

5,624%

5,506%

5,419%

5,391%

5,531%

67

6,136%

-

5,826%

5,700%

5,604%

5,575%

5,723%

68

6,136%

-

6,046%

5,910%

5,804%

5,772%

5,931%

69

6,136%

-

6,283%

6,135%

6,021%

5,985%

6,154%

70

6,136%

-

6,541%

6,378%

6,257%

6,215%

6,395%

Da 71

in poi

6,136%

-

-

-

6,513%

6,466%

6,655%