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PREMIO TROPPO CARO: MOLTI RINUNCIANO ALLA GARANZIA EVENTI NATURALI

I fenomeni climatici estremi crescono e si fanno più imprevedibili. Negli ultimi anni, in Italia, si è infatti assistito a un'escalation: se nel 2022 hanno stabilito livelli record, il 2023 è stato ancora peggiore (due esempi: l'alluvione di maggio in Emilia-Romagna e gli eventi di Milano a luglio). Secondo l'Osservatorio Città Clima di Legambiente, anche il 2024 è stato molto problematico, con 351 fenomeni climatici estremi (+485% rispetto al 2015).

Nonostante questo, subisce un forte calo la sottoscrizione delle garanzie eventi naturali accessorie alla Rc auto: secondo l’Osservatorio Assicurativo di Segugio.it, dopo aver raggiunto il valore massimo del 9,6% a luglio 2023, la penetrazione di questa copertura ha iniziato a scendere fino al 6% dell’estate del 2024, con un crollo del 36% rispetto alla bella stagione dell'anno prima.

Sembra illogico, ma non lo è. Perché da agosto 2022 allo stesso mese del 2024, il premio medio della garanzia eventi naturali è più che raddoppiato, da 90,7 a 208 euro. In un contesto che ha visto anche il la tariffa Rc auto aumentare in maniera considerevole (in media, da 369,20 euro del nell’estate 2022 a 477,50 due anni dopo) e l'inflazione galoppare, gli italiani sono stati costretti a tagliare i costi. Ed evidentemente hanno scelto di rinunciare alla garanzia eventi naturali, dato l'aumento esponenziale registrato.

“Purtroppo il fenomeno della crescente sottoassicurazione sta interessando tutti i paesi ad alto rischio climatico", ha affermato Emanuele Anzaghi, vicepresidente di Segugio.it. "All’intensificarsi della violenza dei fenomeni naturali cresce il costo delle coperture assicurative, che diventano così sempre meno accessibili per i consumatori. Il suggerimento, se interessati a questo tipo di copertura, è quello di confrontare i preventivi di diversi assicuratori inclusivi anche della garanzia eventi naturali, anziché focalizzarsi sul costo della sola Rc”.