CLOSE

This website uses cookies. By closing this banner or browsing the website, you agree to our use of cookies. CLOSE

UN MILIONE (DI LIRE) AL MESE

Molti ricorderanno il famoso milione di lire al mese per tutti, obiettivo in campo previdenziale fissato nel 2002 dal governo Berlusconi.

La cifra, successivamente innalzata da 516,46 a 580 euro nel 2008 (governo Prodi) lievita annualmente sulla base dell’aggiornamento del trattamento minimo in base all’aumento del costo della vita.

Nel 2025 l’ammontare del minimo aumentato della maggiorazione ha raggiunto 789 euro al mese. Per ottenere il beneficio occorre rispettare due condizioni legate a età anagrafica e reddito.

 

L’età. L’aumento viene riconosciuto ai pensionati che hanno superato i 70 anni e agli invalidi totali o inabili con più di 60 anni.

Per evitare disparità di trattamento tra chi ha pagato contributi per parecchi anni e chi ha raggiunto la pensione con pochi versamenti, la legge prevede un correttivo. In pratica, il limite dei 70 anni si riduce, fino a un massimo di 65, di un anno ogni cinque di contributi versati.

In questo modo è possibile avere il beneficio a 69 se si possono con almeno cinque anni di versamenti, a 68 anni se i contributi sono pari almeno a dieci anni, a 67 se si hanno 15 anni di contributi e così via.

 

I limiti di reddito. Se il pensionato è single la soglia di reddito da non superare (per il 2025) è di 11.766 euro. Se si è coniugati, i limiti da rispettare per il pensionato sono due: il primo è non avere redditi propri superiori a 11.766 euro, il secondo non superare un importo annuo cumulato con il coniuge di 23.532 euro.

L’incremento è comunque concesso in misura tale da non comportare il superamento dei limiti.

 

Quale reddito. Per calcolare le maggiorazioni sociali, oltre ai redditi assoggettabili a Irpef devono essere presi in considerazione anche quelli esenti, come la pensione di invalidità civile, la rendita Inail, l'indennità di accompagnamento e via dicendo.
Occorre inoltre conteggiare quelli soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta (anche sostitutiva), come gli interessi che derivano da depositi bancari e postali, da Bot e Cct, nonché eventuali redditi conseguiti all’estero.

Sono esclusi soltanto gli importi che derivano dalla casa di abitazione e quelli provenienti da trattamenti di famiglia (assegni familiari).

 

 

A chi spetta il “vecchio milione”

Età pensionato     Reddito personale     Reddito cumulato     Anni di contribuzione
65 anni                    € 11.766                     € 23.532                     Minimo 25 anni
66 anni                    € 11.766                     € 23.532                     Minimo 20 anni
67 anni                    € 11.766                     € 23.532                     Minimo 15 anni
68 anni                    € 11.766                     € 23.532                     Minimo 10 anni
69 anni                    € 11.766                     € 23.532                     Minimo 5 anni
70 anni                    € 11.766                     € 23.532                     Ininfluente
Invalidi totali 60 anni € 11.766                   € 23.532                     Ininfluente